Le istituzioni preposte tendono a minimizzare preoccupazioni e richieste dei cittadini residenti intorno alla discarica ed i controlli ambientali ritardano. Bisognerà avviare azioni civiche di autotutela.
La gestione del ciclo dei rifiuti, a livello regionale e territoriale, è condizionata negativamente dagli interessi delle aziende in causa che continuano a macinare profitti mentre i cittadini pagano bollette sempre più salate per servizi non più efficienti.
Così, il 2013 è stato un anno orribile per l’area di Borgogiglione ma non per il Bilancio della TSA, che ha registrato grazie proprio alla discarica un incredibile aumento degli utili dai 47mila dell’anno prima a 1.790.348 € (lo stesso si potrebbe dire per GESENU).
Le statistiche della Raccolta Differenziata sono fuorvianti e propagandistiche: la qualità della raccolta e l’efficienza del servizio si possono verificare solo con la quantità di rifiuti realmente conferita negli impianti di smaltimento finale. Dopo le 198mila tonnellate portate a Borgogiglione nel 2013, l’anno scorso ancora 156mila tonnellate (mancando i rifiuti dell’ambito Foligno-Spoleto-Valnerina)!
I cittadini si arrabbiano quando vedono che la quantità abnorme dei conferimenti a Borgogiglione è dovuta anche alle percentuali di scarto della Raccolta Differenziata e all’inefficienza dell’impianto di Pietramelina, oltre che alla mancanza di iniziative di recupero/riciclo. Inutile scaricare le colpe sugli altri ATI.
Aziende e Comuni non vogliono introdurre la tariffazione puntuale perché renderebbe più chiari e odiosi limiti e contraddizioni di questa gestione: difficile ridurre i rifiuti? La loro missione diventa quella di “valorizzarli”, ma chi poi ne trae davvero profitto?
Il fallimento della politica regionale dei rifiuti si vede nella scelta strategica di puntare sulle discariche ancora per molto tempo: nessuno prende impegni per il futuro ma neppure fa molto per trovare soluzioni concrete e davvero alternative. Anche il piano di ammodernamento dell’impianto di compostaggio di Pietramelina suscita dubbi per il suo ingiustificato sovradimensionamento (105mila tonnellate! Si pensa di far arrivare rifiuti dalle altre regioni? Non è meglio trattare i rifiuti in impianti più piccoli e vicini ai territori di raccolta?).
Lucio Pala
Presidente dell’Osservatorio Borgogiglione
Documenti collegati
Corriere dell’Umbria, 29/03/2015, Rifiuti, è scontro sulle discariche. Incontro pubblico con la TSA: polemiche su tariffe in aumento, differenziata, controlli e accuse su conflitti di interesse.
Osservatorio Borgogiglione, 28/03/2015, Sindaci di Corciano, Magione e Passignano: NO all’ampliamento della discarica di Borgogiglione.
Osservatorio Borgogiglione, 27/03/2015, Borgogiglione piena nel 2017: il risultato di una gestione dei rifiuti costosa ed inefficiente.
2 commenti su “Comune di Perugia e GESENU non sono intervenuti al confronto. Ma i dati parlano chiaro”