Produrre cibo sano, pulito e giusto è la grande sfida che la nostra generazione è chiamata ad affrontare.
Mentre le conseguenze sull’ambiente del modello di consumi dominante diventano insostenibili, è importante dare la parola a coloro che il cibo lo producono da sempre.
Sabato 28 Novembre a San Marco, in una sala affollata di Villa Van Marle, la dott.ssa Elisa Ascione ci ha raccontato le storie di pastori e contadini sardi che dagli anni ’60, in controtendenza allo spopolamento delle campagne, si sono insediati in Umbria per produrre cibo secondo metodi in antitesi con quelli dell’industria, prendendosi cura di territori altrimenti destinati all’abbandono.
Marco Carai del Movimento Pastori Sardi ci ha portato l’esperienza di una parte di mondo contadino e pastorizio che lotta ancora con tenacia per produrre un cibo sano e secondo i ritmi della terra. Una lotta non solo locale, ma che si collega ai grandi movimenti che contrastano la globalizzazione dei mercati e la mercificazione di tutto l’esistente.
Un resoconto della serata:
Corriere dell’Umbria, 01/12/2015, Così la pastorizia sarda ha arricchito il patrimonio economico dell’Umbria.