Numerosi sono stati i partecipanti alla presentazione del libro di Marino Badiale e Massimo Bontempelli, La Sfida Politica della Decrescita, promossa dall’Osservatorio Borgogiglione Sabato pomeriggio alla Limonaia della Villa del Colle del Cardinale, a Colle Umberto di Perugia.
Sicuramente l’attrazione della Villa rinascimentale, aperta per l’occasione con l’autorizzazione ed il patrocinio della Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Umbria, e la giornata di sole hanno favorito la partecipazione: gli organizzatori hanno contato un’ottantina di persone e si dichiarano molto soddisfatti, vista anche la concomitanza di iniziative di grande attrazione a Perugia e in Umbria.
Un segnale per quegli esponenti della politica e dell’informazione regionale che piangono per la mancata scelta di Perugia quale capitale europea della cultura 2019 e che lamentano a posteriori lo scarso coinvolgimento popolare nel Piano per il rilancio della città e della regione?
Certo è che questo gioiello architettonico e paesaggistico, nel contado di Perugia, meriterebbe una ben diversa attenzione e valorizzazione da parte degli amministratori, locali e regionali, che nemmeno l’avevano incluso nelle azioni strategiche presentate al concorso europeo…
Il libro, pubblicato da Aracne editrice con la prefazione di Serge Latouche, invita a riflettere su una possibile via d’uscita da una crisi economica ed ecologica, che ormai minaccia la nostra stessa civiltà, e sul fallimento di quell’ideologia dello sviluppo che identifica il benessere di una società con l’aumento quantitativo della produzione di merci. Marino Badiale ne ha discusso con Maurizio Fratta e con i presenti, partendo da un’avvertenza quanto mai utile: non confondiamo la “decrescita” con il drammatico ritorno all’indietro di questi nostri tempi (la “deflazione”, nel linguaggio degli economisti) o alla “felice” povertà di quando Berta filava.
È il PIL (prodotto interno lordo) che ci ossessiona tutti oggi; ma dobbiamo sapere che il PIL misura solo la crescita delle merci e degli scambi monetari, in un’economia capitalistica che non guarda assolutamente alla qualità della vita dei cittadini e ai beni necessari per soddisfare i bisogni primari. La veloce distruzione delle risorse del pianeta e la sempre maggiore divaricazione dei livelli di ricchezza tra le classi sociali e tra i cittadini ne sono l’inevitabile contraltare, da decenni sotto gli occhi di tutti. E la crisi attuale, oltre alla riduzione sempre più grave dei diritti fondamentali dei lavoratori, registra il calo dei consumi e degli scambi commerciali, cioè l’impoverimento e la difficoltà per un numero sempre crescente di persone di comprare queste merci. Ma un sistema di vita radicalmente diverso, non schiavo del profitto e della mercificazione, può svilupparsi e puntare a soddisfare le necessità di beni e servizi, uno sviluppo umano più rispettoso dei rapporti sociali e dell’ambiente.
Temi di estrema attualità: la bellezza rinascimentale della Villa, conservatasi per secoli ed oggi a nostra disposizione, e la vicinanza di due nuove contrastanti realtà (esempi di devastazione del territorio e di spreco/distrazione delle risorse), quali la discarica dei rifiuti di Borgogiglione e la cava di inerti di Monte Petroso, hanno contribuito ovviamente a determinare un cortocircuito e ad illuminare le coscienze sulla vera sfida politica della “decrescita”.
Il dibattito ha lasciato un po’ in ombra forse proprio quali concrete scelte politiche sono necessarie per far avanzare questa “decrescita”, o forse non poteva essere altrimenti, perché ancora di proposte e di prospettive generali si tratta…
Meritano per tutto ciò un sentito ringraziamento tutti coloro che in varie forme hanno collaborato al buon esito dell’iniziativa, auspicando che anche la collaborazione tra associazioni del territorio possa continuare e dare frutti.
Lucio Pala