Rifiuti, discariche e corruzione. Il caso dell’Umbria
[dal numero de l’altrapagina di Novembre 2015]
Lunedì 12 ottobre, 50 uomini del nucleo investigativo del Corpo Forestale dello Stato hanno fatto irruzione nella sede della GESENU a Ponte Rio di Perugia, in quella della TSA di Magione e nelle discariche di Pietramelina e di Borgogiglione oltre che in due laboratori di analisi e in un’azienda di Assisi che si occupa del trattamento di rifiuti.
Le perquisizioni, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia, erano state disposte dalla Procura di Perugia che ha ipotizzato il reato di smaltimento e traffico illecito di rifiuti.
Per alcuni dei 16 indagati sussisterebbe anche l’ipotesi di associazione a delinquere.
Nei giorni scorsi abbiamo incontrato Lucio Pala, presidente dell’Osservatorio Borgogiglione, Roberto Pellegrino, biologo ambientalista referente di Rifiuti Zero e Carlo Romagnoli, medico dell’ ISDE, l’Associazione Internazionale dei medici per l’ambiente.
Abbiamo chiesto loro di fare il punto sulla gestione dei rifiuti in Umbria.
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